Si riporta di seguito il comunicato diffuso dalla Conferenza Episcopale Italiana.

È stata firmata oggi, 9 gennaio, dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Zuppi, e dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, l’Intesa riguardante il concorso ordinario per la copertura del 30 per cento dei posti per l’insegnamento della religione cattolica vacanti, previsto dall’articolo 1-bis della legge 159/19.
Il restante 70 per cento dei posti disponibili sarà coperto grazie a una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Complessivamente si tratta di circa 6400 insegnanti.
L’Intesa firmata oggi, che sostituisce integralmente quella sottoscritta il 14 dicembre 2020, ricorda che la procedura concorsuale “è bandita, nel rispetto dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana il 18 febbraio 1984, ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121 e dell’Intesa tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sottoscritta il 28 giugno 2012, cui è stata data esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 175”.
I titoli di qualificazione professionale per partecipare al concorso sono quelli indicati al punto 4 dell’Intesa del 28 giugno 2012, rilasciati da Facoltà e Istituti elencati dal decreto del Ministro dell’Istruzione il 24 luglio 2020 (n. 70). Tra i requisiti è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della religione cattolica “di cui all’articolo 3, comma 4, della legge 18 luglio 2003, n. 186, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione”.
Il concorso, si legge nel testo, “si articola in una prova scritta e una orale” e “accerta la preparazione dei candidati con riferimento alle materie ed alle competenze indicate dalla normativa vigente e dalle intese richiamate in premessa. L’articolazione, il punteggio ed i criteri delle prove concorsuali e della valutazione dei titoli sono determinate dal bando di concorso, tenendo presente che tutti i candidati sono già in possesso dell’idoneità diocesana, che è condizione per l’insegnamento della religione cattolica”.
Siglando l’Intesa, il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, ha espresso gratitudine al Ministro Valditara per “aver colmato un vuoto e per la collaborazione aperta e feconda che si è instaurata in vista di questo importante passaggio”. “Al di là dell’atto formale, richiesto dalla legge il presente accordo – ha aggiunto – riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare. È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza”.
“L’insegnamento della religione – ha dichiarato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito – è un’occasione di confronto e di dialogo sui principi etici e morali che da sempre accompagnano le civiltà nel loro cammino. È anche l’occasione per andare alle radici della nostra civiltà imparando a conoscere il messaggio cristiano. Approfondire questi temi significa fornire agli studenti gli strumenti per conoscere alcuni aspetti imprescindibili della nostra storia. Grazie a docenti motivati e competenti sarà possibile creare sempre più momenti di approfondimento e di arricchimento culturale”.
Il nuovo concorso si terrà a vent’anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica.

A proposito della firma dell’Intesa a questo link si trova il comunicato del Ministero dell’Istruzione e del Merito:

https://www.miur.gov.it/web/guest/-/intesa-mim-cei-concorso-ordinario-per-assunzione-docenti-di-religione

Sempre riguardo alle procedure concorsuali per i docenti di Irc, straordinaria e ordinaria, si riporta qui quanto già condiviso nella Circolare dell’Ufficio diocesano inviata ai docenti in occasione del recente Natale.

A partire dalla Legge n. 186 del 2003 sullo stato giuridico dei docenti di Religione Cattolica, che rimane sempre valida, le cattedre complessivamente esistenti di tale disciplina vengono assegnate, sempre su proposta di nomina dell’Ordinario, a livello diocesano per il 70% al personale a tempo indeterminato, cosiddetto di «ruolo», mentre il 30% rimane da conferire tramite incarico annuale (al 31 agosto). Il nuovo concorso intende provvedere esclusivamente ai posti già esistenti che all’interno del 70% non sono attualmente ricoperti da personale di ruolo.

Ai sensi dell’art. 1 bis della Legge n. 159 del 20 dicembre 2019, che è stato oggetto di diverse modifiche successive, l’ultima con il Decreto-legge n. 75 del 22 giugno 2023, art. 20, comma 6, ciò avverrà con una doppia procedura: straordinaria (per il 70% dei posti a disposizione, riservata a coloro che abbiano svolto almeno 36 mesi di servizio come docenti di Irc); ordinaria (per il 30% dei posti a disposizione).

Al momento non si hanno informazioni dettagliate, ufficiali e definitive sui tempi e le modalità di svolgimento del concorso. Si rimane in attesa della pubblicazione del bando. Quando si avranno delle indicazioni formali e ufficiali, in modo particolare sulle effettive tempistiche e modalità di realizzazione, l’Ufficio diocesano sarà attivo per la parte di propria competenza e assicurerà, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, le opportune iniziative di formazione, accessibili a chiunque lo desideri e gratuite.

L’auspicio è che nell’iter concorsuale possano essere adeguatamente riconosciute e valorizzate la preparazione e le competenze degli insegnanti di Religione Cattolica, in larga parte già in servizio da molti anni, con risultati positivi e consolidati nel tempo, a vantaggio del mondo della scuola e della comunità ecclesiale.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato il decreto sulle procedure concorsuali straordinarie per i docenti di Irc

Si riporta di seguito il comunicato stampa diffuso dal Ministero.

Il Ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha firmato ieri il decreto che disciplina le procedure concorsuali straordinarie riservate agli insegnanti di religione cattolica nella scuola dell’infanzia e della primaria e nella scuola secondaria di primo e secondo grado. 

Il provvedimento, attuativo delle recenti novità introdotte dalla legge di conversione del decreto-legge n. 75 dello scorso 22 giugno, recependo i requisiti stabiliti dalla legge, ammette a partecipare i candidati in possesso, congiuntamente, della certificazione di idoneità diocesana e con almeno trentasei mesi di servizio, anche non consecutivi, nell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, oltre che dei titoli di qualificazione professionale previsti dall’Intesa con la CEI. I candidati dovranno possedere altresì i requisiti generali per l’accesso all’impiego nelle pubbliche amministrazioni. 

A queste procedure sarà destinato il settanta per cento dei posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico 2022/25 e per gli anni successivi fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito. 

Dopo vent’anni dall’ultimo concorso, si avvia così una fase di reclutamento a tempo indeterminato per l’insegnamento della religione cattolica che, nel portare a soluzione una situazione critica che interessa migliaia di persone, assicurerà stabilità e continuità didattica.